Crescono le masse gestite da doValue. In attesa dell’acquisizione di Gardant che darà vita ad un colosso europeo del credito deteriorato, doValue ha ricevuto nuovi conferimenti di portafogli di UTP e stage 2 per un gross book value di 300 milioni di euro. A realizzarli sono tre importanti banche italiane nel Fondo Efesto gestito da Finint Investments di cui doNext, società interamente controllata da doValue è servicer esclusivo. I nuovi crediti sono costituiti da posizioni secured o garantite da Mediocredito Centrale, tra cui soprattutto stage 3 di vintage molto recente, classificati tuttavia come stage 2 al momento della valutazione.
La nuova operazione rinforza il percorso di diversificazione degli attivi che doValue ha avviato con il piano 2024-2026, che prevede una crescita su asset class diverse dagli NPL, quindi anche su tipologie di crediti granulari e performing. doNext gestirà nel suo ruolo di servicer le posizioni assegnate. Il completamento del conferimento è atteso entro la fine di ottobre 2024.
Cos’è il Fondo Efesto
Il Fondo Efesto, avviato nel 2020, è una delle principali iniziative per l’asset class UTP in Italia. Ad oggi ha raggiunto 2,1 miliardi di euro di contribuzioni da quindici tra banche e istituzioni finanziarie italiane, che rappresentano i partecipanti al Fondo. Efesto è focalizzato sul rilancio di PMI e asset immobiliari con potenziali di turnaround ed ha investito, nel corso degli ultimi anni, anche in strumenti con sottostanti esposizioni leasing e diverse dal corporate.
doValue e le sue azioni
La società doValue, un tempo chiamata Italfondiario, guidata da Manuela Franchi in qualità di amministratore delegato, è quotata in borsa e circa il 55% delle sue azioni sono sul mercato. A controllarla sono i fondi di investimento Fortress, che possiedono il 28,27% delle azioni, e Bain Capital, con il 13,58%. Inoltre, doValue detiene il 3,57% delle proprie azioni. Tra i manager di doValue c’è Alessandro Rivera, attuale presidente della società ed ex direttore generale del Tesoro.