Europa: a giugno 2024 cartolarizzazioni sintetiche per €230 miliardi

Il crescente utilizzo degli SRT come strumento di gestione del capitale per le banche europee

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A giugno 2024, i prestiti coinvolti in operazioni di cartolarizzazioni sintetiche (significant risk transfer, SRT) ammontavano in Europa a circa 230 miliardi di euro su base aggregata, rappresentando in media circa il 3,4% dei prestiti totali in essere.

I dati provengono da un report di Morningstar DBRS Synthetic SRTs: A Well-Established Capital Management Tool for European Banks»), secondo il quale è sempre più diffuso questo particolare sistema di derisking da parte degli istituti di credito. Un’operazione di SRT si realizza attraverso un contratto tra una banca e un investitore non bancario, normalmente una compagnia assicurativa, un fondo pensione o un fondo d’investimento, avente ad oggetto un determinato portafoglio di crediti.

La banca cede una quota dei suoi rischi creditizi in cambio di un tasso di interesse e l’investitore si impegna a coprire le perdite fino a una certa soglia negoziata. Il portafoglio di crediti sottostanti è suddiviso in due o tre tranche. Normalmente, la banca trattiene la tranche senior, mentre i rischi delle tranche junior/mezzanine vengono trasferiti all’investitore. A tutti gli effetti si tratta di operazioni di cartolarizzazione che si realizzano senza il ricorso a società veicolo e all’emissione di titoli.

La banca – è la motivazione prevalente che spinge gli istituti a ricorrere agli SRT – riceve un beneficio in termini di minori ratio patrimoniali in relazione all’ammontare dei rischi che ha trasferito all’investitore.

Guardando in generale al mercato europeo – ha rilevato il report di Morningstar – le banche francesi rappresentano circa il 28% dei volumi totali. Il singolo istituto con l’ammontare maggiore è comunque un istituto spagnolo, il Santander (Intesa SanPaolo è al quarto posto della classifica).

Calcolando la quota di prestiti SRT sintetici sui prestiti totali, l’incidenza SRT sembra più pronunciata in Grecia, riflettendo i significativi sforzi di deleveraging e rafforzamento del capitale degli ultimi anni. «L’uso di SRT sintetici rimarrà uno strumento rilevante nella strategia di capitale delle banche europee, nonché alla luce della futura implementazione del quadro di Basilea III e delle potenziali operazioni di fusione e acquisizione», si legge nel report. «Tuttavia, non prevediamo un aumento del numero di transazioni. Un eccessivo affidamento sugli SRT potrebbe essere percepito negativamente, in quanto potrebbe indicare debolezze nella capacità di una banca di generare capitale attraverso utili non distribuiti. Anche l’elevata leva finanziaria e i collegamenti di finanziamento tra originatori e investitori potrebbero rappresentare rischi per la stabilità finanziaria in periodi di stress».