Europa: debiti deteriorati in crescita in Germania e Austria, dice Buch (BCE)

Aumento dei prestiti in sofferenza e necessità di un sistema comune di assicurazione dei depositi

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Claudia Buch, presidente del Consiglio di vigilanza della Banca centrale europea. (Foto credits: Frank Rumpenhorst. Fonte: Deutsche Bundesbank)

«Al 2,3%, il livello di prestiti in sofferenza è ancora basso. Ma stiamo già assistendo a lievi deterioramenti, anche se, cosa interessante, non nei Paesi in cui le banche hanno registrato in passato elevati inadempimenti sui prestiti. I prestiti in sofferenza stanno aumentando in modo significativo in Germania e Austria e, in misura minore, in Francia. Tra tutti i settori, sono particolarmente colpiti gli immobili commerciali e le piccole e medie imprese».

Lo ha affermato – riferisce TeleborsaClaudia Buch, presidente del Consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), in un discorso a Francoforte.

Tra i principali rischi, Buch ha citato quelli geopolitici («non sono una nuova categoria di rischio, ma influenzano i rischi di credito, di mercato, di liquidità e operativi»), i crescenti rischi climatici e ambientali («non siamo noi a fare la politica climatica, ma dobbiamo garantire che le banche affrontino adeguatamente i rischi climatici e ambientali e sviluppino resilienza») e la digitalizzazione della finanza («porta anche nuovi rischi, non da ultimo nell’area dell’outsourcing»).

La presidente del Consiglio di vigilanza ha infine insistito sulla necessità di fare progressi sul sistema europeo di assicurazione dei depositi. «I modelli di business e i rischi digitali non sono vincolati dai confini nazionali – ha detto –. I depositanti in Europa devono avere fiducia che le banche a cui affidano i propri risparmi non siano solo soggette a una vigilanza unica, ma siano anche coperte da un sistema comune di assicurazione dei depositi. Non da ultimo, l’assicurazione dei depositi europea è essenziale per allentare il nesso banca-debito sovrano».