“Abbiamo visto un trend di riduzione di crediti deteriorati (non-performing loans, npl). L’abbattimento è generalizzato, ma gli npl sono la manifestazione di una tipologia di crisi, che riguarda il credito, ma non di quelle più recenti, in cui hanno inciso il rischio operativo e quello reputazionale“. Lo ha detto Dominique Laboureix, capo del Single Resolution Board (Srb) in audizione in commissione Affari economici al Parlamento europeo. “L’ultima relazione sulla capacità di risoluzione dimostra che sta migliorando il livello di preparazione in senso generalizzato anche per quelle banche che hanno riserve di crediti deteriorati non trascurabili“.
“Noi ci stiamo concentrando sul fatto che qualunque banca a prescindere da questi stock sia pronta alla risoluzione: chiediamo a tutte le banche di essere pronte a livello di unione bancaria, vogliamo garantire parità di condizioni, non chiediamo di più a qualche banca e di meno ad altre, fatta salva la proporzionalità che si applica ai piccoli istituti“, ha aggiunto rispondendo alle domande degli eurodeputati.
Laboureix si è anche riferito alle discussioni in corso per aggiornare le regole del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). ”Apprezzerei molto che la riforma del Mes – ha detto – potrebbe essere finalizzata quanto prima”. L’accordo sulla riforma, ha sottolineato in risposta a una domanda dell’eurodeputato tedesco Markus Feber (Ppe), “è stato accettato da 20 Paesi su 21 dell’Unione bancaria” e “per quanto riguarda il sostegno di liquidità al momento della crisi, se non ci sarà la possibilità” di attuare il nuovo quadro “avremo meno capacità dal punto di vista di liquidità nel caso di fallimento”.