Europa: per le regole bancarie “serve semplificazione e un nuovo equilibrio”, dice Vaillant (Eba)

In un’intervista, la manager dell’Autorità bancaria afferma che l’Npl ratio delle banche europee resta «molto basso», ma allo stesso tempo il livello è «fragile»

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Semplificare senza deregolamentare e trovare un nuovo equilibrio delle regole per le banche europee in un periodo di transizione verso nuovi rischi. È il messaggio inviato in un’intervista a Il Sole 24 Ore da Isabelle Vaillant, direttrice della regolamentazione prudenziale e delle politiche di supervisione dell’Autorità bancaria europea (EBA).

«Non dobbiamo dimenticare che se non ci fosse l’EBA, ci sarebbero 27 volte le regole che abbiamo oggi», ha sottolineato Vaillant. «Ora abbiamo un unico Rule Book, un unico testo di regole invece di 27. Possiamo ridefinirne i confini e la lunghezza, ma è stata una conquista importante. Semplificare non significa deregolamentare: la deregolamentazione non è sul nostro tavolo. Abbiamo già semplificato molto e continuiamo a farlo. L’EBA è stata istituita 15 anni fa e l’SSM 10 anni fa. Dobbiamo cogliere questa opportunità e sfruttare al meglio questi due pilastri della stabilità finanziaria».

Vaillant ha poi ricordato i costi della crisi finanziaria: «Non dimentichiamo che la Grande Crisi Finanziaria è costata all’Europa 400 miliardi di euro, la metà dei nuovi investimenti destinati alla spesa per la difesa europea». Tuttavia, ha ribadito la necessità di un nuovo equilibrio: «Siamo in un periodo di transizione e i nuovi rischi vanno ridefiniti in maniera semplice. Serve un nuovo equilibrio tra ciò che deve essere regolato a livello europeo e a livello locale. Non dico nazionale, ma locale: serve un’armonizzazione più estesa, senza però danneggiare il livello locale».

Nessun credit crunch, ma servono investimenti

La dirigente dell’EBA ha smentito che sia in corso «una forte contrazione del credito»: «Non c’è credit crunch, le banche sono resilienti, hanno liquidità da impiegare e profitti. Possono finanziare qualsiasi cosa sarà necessaria. Le banche non sono il punto debole. Il punto debole è la mancanza di investimenti».

Allo stesso tempo, Vaillant ha sottolineato la necessità di maggiore armonizzazione delle regole: «Per esempio, quello che è stato fatto per le cartolarizzazioni funziona. La nuova regolamentazione per la securitisation sarà semplice, trasparente e standardizzata. Dobbiamo continuare così e dovremmo fare lo stesso per i covered bond, le obbligazioni garantite, che aiutano le banche a spostare i rischi fuori dal bilancio».

Npl ratio basso, ma fragile

Per quanto riguarda l’andamento dei crediti deteriorati in Europa, Vaillant ha spiegato che l’Npl ratio «è molto basso, ma ci sono segnali che questo livello sia fragile». Ha avvertito che «i crediti deteriorati salgono in maniera esponenziale e si avvitano in circoli viziosi. Quando iniziano ad aumentare, è difficile fermarne l’ascesa. Quindi è importante cogliere qualsiasi segnale premonitore, ed è quello che stiamo facendo ora. Gli stress test che faremo questa estate sono uno strumento eccellente per misurare proprio questo: l’andamento dei crediti deteriorati e il rischio che possano tornare a salire».