Nel terzo trimestre il ROE («return on equity», che definisce la redditività del capitale investito) delle banche sotto giurisdizione dell’Autorità bancaria europea (EBA) è aumentato leggermente su base trimestrale di venti punti base, all’11,1%, invariato su base annuale. L’aumento è stato trainato dal contributo positivo di «altro reddito operativo» e dal calo in tutte le maggiori componenti di spesa. Il reddito netto da interessi e da trading hanno contribuito negativamente all’evoluzione del ROE. Lo indica la stessa EBA, che oggi ha pubblicato il «dashboard» («cruscotto») sul rischio nel settore bancario.
Non mancano comunque piccoli segnali di preoccupazione
Il margine di interesse netto (NIM) delle banche europee è ulteriormente diminuito nel terzo trimestre, dopo aver raggiunto un picco storico nel primo trimestre. L’indicatore si è attestato all’1,66% per i tre mesi fino al 30 settembre, in calo rispetto all’1,68% del trimestre precedente e all’1,69% del primo trimestre. Anche il reddito netto da interessi è sceso di 3 punti base trimestre su trimestre, al 21,4%. Ciò è stato compensato da un miglioramento del costo del rischio, sceso allo 0,47% dallo 0,51% del secondo trimestre.
Quasi la metà degli istituti di credito intervistati dall’EBA ha dichiarato di prevedere un ulteriore deterioramento della qualità dei rispettivi asset nei prossimi sei-dodici mesi, in particolare nei settori del credito al consumo, delle piccole e medie imprese e del settore immobiliare commerciale.
Il cruscotto dei rischi ha riguardato 164 banche, che detenevano l’80% delle attività bancarie nello spazio economico europeo.