Fabio Panetta: “Crediti deteriorati a rischio risalita”. Il monito del governatore della Banca d’Italia

L’economista suggerisce alle banche di operare fin da ora per mitigare i rischi, ma rassicura sulla tenuta del sistema bancario italiano, in buono stato anche grazie alle politiche pubbliche degli ultimi anni

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Fabio Panetta, governatore di Bankitalia dal 1 novembre 2023

“Nel suo insieme, il sistema bancario italiano gode di una soddisfacente condizione reddituale e patrimoniale”. Tuttavia “secondo le nostre proiezioni, l’effetto congiunto del rallentamento ciclico e degli alti tassi d’interesse potrebbe provocare un’inversione della dinamica dei crediti deteriorati.

Il livello relativamente elevato dei tassi ufficiali contribuirebbe a innalzare il costo della raccolta e a comprimere i ricavi da interessi. Le condizioni di liquidità diverranno meno favorevoli per effetto della contrazione del bilancio dell’Eurosistema”. A lanciare l’allarme è il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, intervenuto ieri alla Fiera di Roma per l’evento dedicato ai 60 anni di storia di Iccrea Banca, il quale suggerisce di intervenire con tempestività.

Serve correre presto ai ripari

“Occorre operare fin d’ora – ha messo in guardia Panetta – per mitigare questi rischi, adeguando tempestivamente le rettifiche di valore all’evoluzione della qualità del credito. I piani di finanziamento vanno adattati alla minore offerta di liquidità e prontamente attuati”.

“Nelle scorse settimane – ha proseguito – abbiamo sollecitato in tal senso le banche sotto la nostra diretta supervisione. Il sistema bancario italiano è in grado di gestire sviluppi sfavorevoli. Ci si può attendere che nel prossimo biennio la sua redditività si riduca, ma rimanga ampiamente positiva”.

Sistema bancario italiano in buona salute

Il governatore ha rassicurato tuttavia sulla condizione di patrimonio e reddito del sistema bancario italiano. “Anche grazie alle politiche pubbliche attuate in anni recenti a livello sia europeo sia nazionale, esso ha superato senza grandi difficoltà le conseguenze economiche della pandemia e dell’invasione dell’Ucraina. I prestiti deteriorati in rapporto a quelli complessivi sono in calo continuo dal picco del 2015”.

Fonte: ufficio stampa Banca d’Italia