Fallimenti: nel 2024 aumento del 15% nelle iscrizioni ai tribunali e calo dell’8% nelle procedure definite

Pubblicate le risultanze dell’Osservatorio Berry Sea

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Nel corso del 2024, le procedure fallimentari nelle prime venti sezioni specializzate dei tribunali italiani sono aumentate del 209% rispetto all’anno precedente. Lo si evince dalla rilevazione di Berry Sea, l’Osservatorio realizzato dalla startup fintech Berry Srl, che ha analizzato l’attività dei tribunali fallimentari nazionali nel periodo gennaio-dicembre 2024, con un focus sulle prime venti sezioni per volume di attività, che aprono oltre il 50% delle procedure di tutta Italia.

L’analisi copre un ampio spettro di indicatori chiave, tra cui le performance dei tribunali, le variazioni regionali e mensili, oltre alla gestione dei casi pendenti. Ed ecco le principali evidenze. Nello scorso anno, le iscrizioni complessive nei tribunali sono aumentate del 15% rispetto al 2023. Le procedure definite sono invece diminuite dell’8%, rallentando la velocità di riduzione dei pendenti. Il tasso di clearance, il tasso di smaltimento delle procedure, indicativo dell’efficienza nella gestione dei casi, ha raggiunto il 46% nella media nazionale, con picchi superiori all’80% in alcune sedi. Bari e Venezia si sono distinte per significativi miglioramenti rispetto all’anno precedente.

La performance complessiva dei Top 20 tribunali italiani evidenzia Torino come unico tribunale con clearance rate negativo, a causa di un incremento del 47% delle nuove liquidazioni rispetto al 2023 e di un numero costante di procedure chiuse. Venezia, all’opposto, ha il miglior clearance rate (120%), grazie a un forte aumento di procedure concluse. Milano è il tribunale con il maggior numero di nuove procedure (756) e anche quello che ne chiude di più (1.094), distanziando nettamente Roma (734 nuove e 827 chiuse).

«I dati raccolti dall’Osservatorio Berry SEA rappresentano uno strumento prezioso per monitorare l’efficienza del sistema e individuare aree di miglioramento. Questo report conferma l’impegno delle istituzioni nel migliorare la gestione dei casi, a beneficio della comunità e della giustizia», ha dichiarato Giacomo Fava, Lead Artificial Intelligence Engineer presso Berry Srl.