I ritocchi al Fondo di Garanzia per le PMI, in arrivo con la manovra, potrebbero penalizzare soprattutto le micro e le piccole imprese. Lo fa presente Il Sole 24 Ore, riferendo che i correttivi introdotti vanno a ridurre dal 55-60% al 50% la copertura della garanzia statale sui prestiti di liquidità, che vengono richiesti soprattutto dalle micro e piccole imprese.
«Come noto, le micro imprese – spiega Gaetano Stio, presidente del Gruppo Nsa – investono senza programmare gli investimenti, ma utilizzano la liquidità per cogliere le opportunità di investimento. Quando un imprenditore va in banca a chiedere un finanziamento garantito, l’istituto chiede immediatamente una risposta sulla finalità del prestito richiesto: liquidità o investimenti? È ovvio che le micro imprese, con scarse capacità manageriali, non hanno questa risposta subito. Per questo, la soluzione ideale sarebbe mantenere sempre all’80% la garanzia per le micro imprese, a prescindere dalla finalità e per le operazioni a medio-lungo termine».
Il giornale ha pubblicato uno studio per analizzare l’andamento della voce immobilizzazioni nei bilanci delle micro imprese beneficiarie della garanzia nei due anni successivi alla presentazione della domanda. Le 5.794 imprese che hanno ottenuto il prestito garantito per liquidità hanno immobilizzazioni in aumento a uno e a due anni rispettivamente del 65% e del 43%. Inoltre, 18.625 micro imprese che hanno ottenuto un prestito garantito anche per investimenti hanno utilizzato la liquidità anche per sostenere i costi di servizi che pesano per circa il 27,7% del fatturato e il 27,3% dei costi di produzione (canoni di noleggio, leasing e così via).
«In sostanza – spiega il quotidiano – usano il noleggio per evitare l’esborso dell’acquisto di un macchinario, di un furgone o altro».
Solo nel 2024 le operazioni con garanzia all’80% sono per buona parte (29%) investimenti, a fronte del 71% delle operazioni per liquidità o altri scopi. In particolare, il 72% delle operazioni, oltre 75mila, riferibili alle micro imprese, rientrano nella copertura per liquidità o sotto altre finalità.
Quello che accadrà all’indomani della manovra governativa è presto detto. «Le garanzie per liquidità, essendo più basse, hanno un impatto sul valore del finanziamento, abbassandolo in modo sensibile – aggiunge Stio – e l’imprenditore si ritrova con un finanziamento, in molti casi dimezzato, che lo costringerà ad andare da altri istituti di credito sperando di ottenerne un secondo».