Gardant – doValue: il nuovo colosso avrà base in Italia e orizzonte europeo

Il nuuovo gruppo sarà guidato a livello europeo da Manuela Franchi mentre il ceo di Gardant Mirko Briozzo continuerà a seguire le attività italiane

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Mirko Briozzo, ceo di Gardant

Il futuro del nuovo mega polo Gardant – doValue dei crediti deteriorati è avere una base operativa e gran parte del business in Italia ed espandersi anche all’estero. D’altronde con il recepimento della Secondary Market Directive, che è destinata a semplificare l’operatività tra i Paesi, dovrebbe nascere un mercato secondario degli NPL. Lo ha rilevato il ceo di Gardant Mirko Briozzo in un’intervista rilasciata al Sole24Ore a margine del convegno “Gli Stati Generali degli Npe”, organizzato a Roma dalla stessa Gardant insieme alla Luiss School of Law.

“Dal mio punto di vista, l’Italia – spiega Briozzo – l’operazione tra Gardant e doValue ha una solida base industriale con una proiezione paneuropea: si mettono insieme il maggiore gestore di crediti nel sud Europa, presente già in più paesi, e un operatore come Gardant, che in 10 anni, grazie al supporto dell’azionista Elliott e agli accordi con le nostre banche partner, ha sviluppato una attività domestica verticalmente integrata di credit e fund management”.

La fusione, per la quale si attendono gli ultimi ok, darà vita al soggetto principale in Italia e nel Sud Europa nel recupero crediti per terzi, con oltre 160 miliardi di euro in gestione, ricavi attesi per oltre i 600 milioni e un Ebitda di più di 200 milioni. Sarà presieduto dall’ex dg del Tesoro Alessandro Rivera, e guidato a livello europeo da Manuela Franchi mentre Briozzo continuerà a seguire le attività italiane. La nuova realtà si propone di coprire l’intera filiera del credito, dai primi segnali di difficoltà fino alle attività in bonis. Inoltre Gardant contribuirà al nuovo gruppo con la propria Sgr, che sarà una leva di crescita importante all’estero. Finora, Gardant Investor ha raccolto circa 715 milioni di euro, con l’obiettivo di espandersi nei Paesi dove doValue è attiva, come Spagna, Grecia e Cipro.

“La mia esperienza con Gardant – prosegue il ceo – è che l’attività di gestione di fondi di credito attivi anche nel direct lending sia un elemento importante per completare l’offerta di prodotti. Già oggi la nostra Sgr è attiva nel settore del direct lending su single name. In prospettiva, io vedo una opportunità pan-europea con due o tre operatori completi”.

La nuova direttiva Npl, a suo dire “istituzionalizza il ruolo dei credit manager” e normalizza il settore. Briozzo respinge l’idea che la stagione degli special servicer sia finita, evidenziando l’evoluzione del sistema in cui le banche avranno sempre più bisogno di assistenza nella gestione del credito. Oltre alle sofferenze, l’attenzione si sposta sugli Utp, gli Stage 2 e i crediti garantiti dallo Stato, con opportunità anche nel mondo del performing, specialmente nel real estate commerciale. “Per crescere, sarà necessario investire in tecnologia, combinando intelligenza artificiale e artigianale, per competere su scala europea”.