Germania: il governo raggiunge un accordo sul bilancio

L'intesa tiene conto del vincolo al bilancio contenuto nella Costituzione tedesca, che argina il livello di indebitamento consentito

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Il governo tedesco è giunto, dopo lunghe trattative e tensioni interne, ad un accordo sul bilancio federale 2025 e sul pacchetto per la crescita. L’obiettivo – come riporta il Sole24Ore – è rispettare il cosiddetto “freno al debito”, il vincolo al bilancio sancito dalla Costituzione tedesca. Tra le misure più costose, quelle messe in campo dalla Difesa per raggiungere l’obiettivo posto dalla NATO del 2% del PIL nel 2025. Il riarmo tedesco e i contratti per nuove forniture alla Bundeswher e alle forze armaste ucraine proseguono con regolarità. La decisione sul bilancio sarà ora discussa 17 luglio, da metà settembre il Bundestag si occuperà del progetto di bilancio, che potrebbe poi essere approvato da novembre. Il pacchetto per la crescita, contiene misure per famiglie e imprese che permetteranno di dar vita ad un aumento della produzione economica di quasi 26 miliardi.

Le imprese tedesche producono meno

Ad oggi putroppo le imprese della Germania stanno risentendo di un calo di produzione (circa il 2,5% in meno a maggio rispetto allo scorso aprile 2024) come riferisce l’Ufficio federale di statistica Destatis. Ad aprile 2024 la produzione era aumentata dello 0,1% rispetto a marzo. La produzione industriale è scesa del 6,7 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Produce meno anche l’industria automobilistica (meno 5,2%). Male anche il settore delle costruzioni (in calo dall’inizio della guerra in Ucraina). L’Ufficio federale di statistica tedesco fa sapere che 5.209 aziende hanno dichiarato bancarotta in Germania nei primi tre mesi del 2024, il trendo potrebbe arrivare a 20.000 fallimenti. Le insolvenze aziendali sono aumentate del 26,5% rispetto al primo trimestre del 2023 e sono anche l’11,2% in più rispetto al primo trimestre del 2020. Il settore dei trasporti e logistica è quello più esposto. Poi ci sono aziende edili, agenzie per l’impiego e settore manifatturiero.