Lo scorso anno la vigilanza della Banca centrale europea sarebbe intervenuta più volte su Deutsche Bank, giudicando eccessivamente ottimistiche le stime sui crediti della prima banca della Germania. Secondo il Financial Times, l’istituzione ha sollevato dubbi sulla gestione dei rischi di credito e sui relativi modelli previsionali. Secondo il FT, va inquadrato in questo ambito il fatto che la banca abbia annunciato che il dirigente responsabile della gestione dei rischi, Olivier Vigneron, lascerà la carica al termine del mandato, a maggio, senza che gli verrà proposto il rinnovo.
Successivamente, Deutsche Bank ha annunciato che gli accantonamenti per crediti deteriorati del 2024 sarebbero stati superiori agli 1,5 miliardi di euro precedentemente pronosticati. Nei risultati preliminari dell’anno, Deutsche ha infatti riportato accantonamenti per 1,8 miliardi. Le divergenze tra banca centrale e istituto privato si sarebbero poi ridotte con il tempo. Deutsche Bank, in un comunicato, ha spiegato di mantenere «un dialogo continuo e costruttivo con i supervisori», aggiungendo che il dialogo include «la gestione del rischio e l’approccio per gli accantonamenti» e che «il feedback dei controllori viene naturalmente preso in considerazione». La banca ha parlato di «normale andamento del business nel settore», spiegando di essere tranquilla con la propria gestione del rischio e gli accantonamenti, confermati dagli auditor.