Gran Bretagna: in aumento i default nel 2024

Il numero dei fallimenti cresce in Inghilterra e Galles, diminuisce in Scozia e Irlanda del Nord

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Aumentano i fallimenti in Inghilterra e Galles. Secondo i dati dell’Insolvency Service, scrive ICLG, il numero dei default, 1971 nel gennaio di quest’anno, registra un incremento del 6% rispetto al mese precedente e dell’11% in confronto a gennaio 2024. In quell’aggregato sono comprese 190 liquidazioni obbligatorie, 1546 liquidazioni volontarie, 142 procedure concorsuali (amministrazione) e 14 voluntary arrangements (CVAs). Occorre comunque aggiungere che, in relazione al numero di società attive registrate presso la Companies House, il tasso di insolvenza è viceversa sceso negli ultimi 12 mesi da 57,1 a 52,6 ogni 10.000 società e si mantiene parecchio al di sotto del tetto (113,1/10.000) che aveva raggiunto nel biennio (2008-2009) della crisi finanziaria globale.

In controtendenza è poi la Scozia, dove sono state registrate 75 insolvenze aziendali a gennaio 2025, in calo del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, e anche l’Irlanda del Nord (28 insolvenze, -7%).

Guardando ai settori dell’economia più colpiti, quello delle costruzioni ha registrato il numero più elevato di insolvenze nel 2024, seguito dal commercio all’ingrosso e al dettaglio, dall’ospitalità, dalle attività amministrative e di supporto e dalla produzione. Questi cinque comparti hanno rappresentato l’80% di tutte le insolvenze aziendali.