Illimity realizza utile netto di 23 milioni nel primo semestre 2024

Completata l’uscita dal mercato NPE

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Illimity completa l’uscita dal mercato dell’NPE e chiude il primo semestre 2024 con un utile netto di 23 milioni di euro. Escludendo il contributo positivo di 54 milioni di euro relativo alla partnership sulla piattaforma IT siglata con Engineering, contabilizzato nel primo semestre 2023, il dato risulta in aumento del 43% rispetto a un anno fa, grazie ad un risultato di gestione in aumento del 22%, trascinato sia dall’incremento dei ricavi (+5%) che dal calo dei costi operativi (-2%). L’utile del secondo trimestre 2024 si è assestato a 12,2 milioni di euro, in rialzo del 13%, nonostante il contributo al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) pari a 6,8 milioni di euro, contabilizzato nel secondo trimestre dell’anno (nel 2023 era tale onere era stato rilevato nel secondo semestre). Al netto di tale contributo l’utile del trimestre risulta in aumento del 56 per cento. La qualità del credito “si mantiene sotto controllo”, caratterizzata da un elevato livello di crediti assistiti da garanzie pubbliche (57% del totale), con un NPE ratio, al netto di tali posizioni, in forte calo allo 0,6% dall’1,7% del primo trimestre 2024. Il costo del credito si assesta a 83 punti base. Nel corso dei prossimi trimestri “si prevede pertanto una normalizzazione del costo del credito su livelli più contenuti“. La posizione di liquidità “si mantiene robusta” e pari a 900 milioni di euro con “indicatori ben oltre i limiti regolamentari”.

Quanto ai singoli segmenti di attività Il comparto Corporate & Investment Banking conferma una redditività in crescita, con un utile ante imposte in aumento del 35% a/a e 26% t/t. Gli impieghi del comparto si attestano a 2,6 miliardi di euro in aumento del 4% grazie ai nuovi ingressi che hanno permesso di più che compensare le estinzioni anticipate.

I cambiamento più significativi, effetto del recente business plan, sono quelli avvenuti nella divisione Specialised Credit che ha sostanzialmente completato l’uscita dal business degli investimenti in portafogli di NPE. Oggi rappresentano circa il 1,6% del totale attivi della Banca (12% nel primo semestre 2023). Il calo è avvenuto attraverso operazioni di cartolarizzazione che hanno visto la cessione delle note junior ad operatori di mercato. Nel secondo trimestre dell’anno la divisione ha accelerato il riposizionamento della propria attività focalizzandosi in particolare sul business dell’asset-based financing con nuovi impieghi per 68 milioni di euro in forte progressione rispetto al trimestre precedente (+79%) e un programma di nuove potenziali erogazioni per il secondo semestre dell’anno, di oltre 200 milioni di euro. “La redditività della divisione – fa presente un comunicato della banca – inferiore rispetto al primo semestre dello scorso anno per effetto del citato riposizionamento strategico, è attesa in graduale aumento, beneficiando sia del previsto aumento di volumi che dei risparmi di costo legati all’attività di gestione relativa ai portafogli di NPE”.