Serve “una crescita dimensionale e un rafforzamento patrimoniale delle Pmi per accedere più agevolmente al mercato europeo. Ciò anche attraverso la realizzazione del Mercato unico dei capitali per alimentare lo sviluppo del business d’impresa”. A dirlo è stato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, intervenuto alla sessione congiunta delle Commissioni Abi di Trento e Bolzano. “Bisogna riflettere sull’attuale adeguatezza della regolamentazione europea – ha aggiunto – per consentire alle banche di svolgere il loro ruolo. L’eccessiva rigidità rende difficile sostenere le imprese per le quali serve potenziare i sistemi di garanzia a supporto degli investimenti”.
Dall’incontro è emerso come il contesto economico sul territorio nel 2023 è stato influenzato dall’acuirsi delle tensioni geopolitiche che continuano a determinare incertezza. Le attività economiche hanno subito un calo delle vendite dovuto all’inflazione che incide sul potere d’acquisto delle famiglie. A Bolzano si è rilevato anche un lieve calo del prodotto in conseguenza dell’indebolimento della domanda tedesca. Positivo l’andamento dei servizi commerciali grazie alla crescita dei flussi turistici. Sabatini si è soffermato anche su vari altri temi, tra cui: il sostegno delle imprese in difficoltà post-pandemia e crisi internazionali, il pacchetto Basilea 3+, la direttiva sulle crisi bancarie e la necessità di regole europee più flessibili per banche, imprese e famiglie per ristrutturare i crediti deteriorati.
Sofferenze lorde in Trentino – Alto Adige per 353 milioni di euro
Il sostegno delle banche all’economia del territorio, sulla base dei dati più recenti a dicembre 2023, si è mantenuto su livelli rilevanti: il totale dei prestiti bancari all’economia del Trentino-Alto Adige è stato pari a 43,8 miliardi di euro. In particolare, le imprese sono state finanziate con oltre 27,5 miliardi di euro e le famiglie con oltre 13,6 miliardi.
Le sofferenze lorde si sono attestate a 353 milioni di euro (pari allo 0,8% del totale dei finanziamenti). Superiori a 49,9 miliardi i depositi da parte della clientela. Per quanto riguarda il totale dei prestiti all’economia regionale, pari a 43,8 miliardi di euro, a Trento sono stati destinati circa 18,5 miliardi di euro di cui 10,9 miliardi alle imprese e 6,5 alle famiglie. In tema di rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 186 milioni di euro (pari all’1,0% del totale dei finanziamenti). Con circa 21,9 miliardi si conferma considerevole il livello dei depositi. I finanziamenti a Bolzano si sono attestati a circa 25,3 miliardi di euro di cui 16,7 alle imprese e oltre 7,1 alle famiglie. In tema di rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 167 milioni di euro (pari allo 0,7% del totale dei finanziamenti). Significativo l’ammontare dei depositi con oltre 28 miliardi.