Insider: Azimut guarda Illimity per costruire la sua nuova banca

Azimut intende scorporare una parte della sua rete e farla confluire in una nuova banca digitale che conterà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione e 1.000 consulenti finanziari che potranno diventarne azionisti.

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Pietro Giuliani, presidente Azimut

Azimut potrebbe allearsi con Illimity per costruire la sua nuova banca. Secondo indiscrezioni raccolte da Il Corriere della Sera il gruppo sta valutando l’acquisto di alcune attività dall’istituto fondato da Corrado Passera. L’operazione sarebbe propedeutica al lancio della fintech bank di Azimut, annunciato a marzo e atteso nella primavera del 2025. Azimut intende infatti scorporare una parte della sua rete e farla confluire in una nuova banca digitale che conterà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione e 1.000 consulenti finanziari che, nel tempo, potranno diventarne azionisti. Tali attività – spiega il giornale – saranno separate dalla holding nel veicolo già costituito Azi First, destinato alla quotazione in Borsa con una valutazione attesa fra 1,8 e 2,2 miliardi. Il piano ha preso corpo in questi mesi, durante i quali Azimut è andato alla ricerca dei vari mattoni necessari a dargli forma con l’aiuto dei consulenti di Bank of America. Uno potrebbe averlo trovato in Illimity. Già da tempo partner del gruppo guidato da Pietro Giuliani, l’istituto potrebbe fornire la licenza bancaria necessaria alla fintech e alcuni prodotti tipici del “far banca”, ricevendo in cambio un pagamento “cash” da parte di Azimut oppure una quota della nuova società. Il negoziato è ancora in corso, ma l’esito non dovrebbe tardare.

La new bank di Azimut ha obiettivi ambiziosi: punta a raddoppiare gli utili e le masse gestite nel giro di cinque anni, attraendo dal mercato 500 nuovi professionisti nell’amministrare i patrimoni altrui. Il progetto contempla poi il lancio di una rete distributiva di consulenti finanziari in Spagna e la collaborazione — eventualmente rinsaldata da una partecipazione azionaria — con un family office italiano specializzato nei servizi alla clientela con una fortuna superiore ai 30 milioni di dollari. Quanto ad Azimut Holding, il gruppo resterà quotato e proseguirà nell’attuale strategia, conservando le attività di distribuzione in Italia con circa 850 consulenti, la piattaforma globale di asset management, la partnership con UniCredit e tutte le altre attività fintech e di investment banking.