Leggera ripresa (+1,2%) nel mercato dell’edilizia residenziale nel secondo trimestre 2024

Il rimbalzo delle compravendite, registrato da Gabetti, arriva dopo sei trimestri negativi. Il quadro complessivamente positivo è trainato dai piccoli comuni, mentre nelle grandi città il mercato rimane stagnante a Milano (-7,3%) e Firenze (-8,1%)

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Dopo sei trimestri di cali continui, arriva un piccolo rimbalzo nel mercato dell’edilizia residenziale. Lo registra l’ufficio studi di Gabetti secondo cui i dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate sull’andamento delle compravendite residenziali al secondo trimestre 2024 evidenziano una lieve crescita del +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, pari a complessive 186.324 compravendite. La ripresa riguarda tutte le aree territoriali, anche se più marcata nelle aree del Nord e nel Centro. La gran parte delle compravendite, il 71%, sono state effettuati da chi ha fruito dell’agevolazione fiscale “prima casa”, in coerenza con i maggiori acquisti con mutuo ipotecario (41%), favoriti del lieve calo del tasso di interesse medio – è stato confermato anche dall’ultimo rapporto mensile dell’Abi – che dal 4,31% del Q2 2023 è sceso al 3,70% nel secondo trimestre di quest’anno.

La fotografia di Gabetti non rappresenta un paese omogeneo. L’aumento delle compravendite è trainato dai comuni minori (+1,7%) mentre  nelle grandi città i dati sono molto più contrastanti. A crescere sono Genova (+3,9%), Roma (+3,4%), e Palermo, con un incremento più lieve (+0,7%). In lieve calo sono il numero di compravendite a Napoli (-0,9%), Torino (-2,0%) e Bologna (-2,5%). Ma assai marcata è la diminuzione di acquisti a Milano (-7,3%) e Firenze (-8,1%).

Come riporta la nota trimestrale dell’Agenzia delle Entrate, i dati delle compravendite di abitazioni nelle otto principali città italiane per popolazione evidenziano una variazione tendenziale annua lievemente negativa, contrariamente al dato nazionale. Le grandi città che crescono sono Genova (+3,9%), Roma (+3,4%), e Palermo, con un incremento più lieve (+0,7%). Segue con un lieve calo Napoli (-0,9%), quindi Torino (-2,0%) e Bologna (-2,5%). Chiudono con un calo più marcato, Milano (-7,3%) e Firenze (-8,1%).

L’opinione di Gabetti sull’andamento del mercato rimane complessivamente positiva. “Il secondo trimestre dell’anno – segnala il centro studi della società – si potrebbe definire ‘l’anno zero’ del mercato residenziale italiano, in cui i due parametri economici, che avevano messo alla finestra tante famiglie nell’acquisto dell’abitazione, hanno imboccato un’inversione di tendenza positiva. L’inflazione è di fatto quasi del tutto rientrata in quel paramento target del 2% deciso dalla BCE, mentre i tassi di interesse stanno facendo un percorso di discesa più lento, meno repentino rispetto all’aumento degli ultimi due anni, ma con un percorso di tagli ormai ben definito”.