L’Egitto è a rischio default. Il paese mediorientale è attraversato da turbolenze geopolitiche che lo stanno indebolendo. In quanto principale importatore mondiale di grano, è stato messo a dura prova dall’aumento dei prezzi di cereali e del carburante, in seguito all’invasione russa in Ucraina. In aggiunta gli attacchi Houthi alle navi del Mar Rosso hanno dlaimezzato le tariffe del Canale di Suez. La crisi a Gaza ha ridotto il turismo. Ora però – riferisce Milano Finanza – in suo soccorso sono scesi in campo gli Emirati Arabi Uniti, il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea, con la promessa di 40 miliardi di dollari in investimenti e prestiti.
L’iniziativa di salvataggio multinazionale
Gli Emirati Arabi Uniti – fa sapere la testata economica – hanno promesso un acconto di 24 miliardi di dollari da versare in anticipo per costruire un mega resort sulla costa vergine del Mediterraneo, nell’Egitto occidentale. Anche il Fmi farà la sua parte con un pacchetto di prestiti da 9 miliardi di dollari, mentre l’Ue propone di stanziare 8 miliardi di dollari.
Intanto l’Egitto sta svalutando la propria moneta, la lira, e allentando i controlli valutari sui cambi. Il deficit di bilancio egiziano sfiora il 7% del Pil e l’inflazione ha raggiunto il 35% annuo. Pagare il 30% di interessi sulle sue obbligazioni ha aumentato il servizio del debito al 60% delle entrate statali.
Il governo del presidente Abdel Fattah Al Sisi sta consentendo una svalutazione della valuta egiziana di oltre un terzo e aumentando i tassi di interesse di sei punti percentuali al 27,75% per far fronte all’inflazione. Gli investitori obbligazionari intravedono in questa situazione una grossa occasione, potendo ottenere rendimenti superiori al 30% su titoli a nove mesi denominati in sterline egiziane stabilizzate. Ovviamente a fronte di un rischio altrettanto elevato. La fluttuazione della valuta sta rivitalizzando il settore finanziario egiziano che era quasi in declino. Inoltre le banche stanno iniziando a smaltire gli arretrati e a rendere disponibili i prestiti.