Banca Mps a fine 2024 registrava un contenzioso complessivo per rischi legali di oltre 3,75 miliardi, secondo la bozza di bilancio consolidato predisposta per l’assemblea di aprile e consultata da Radiocor. Per i procedimenti giudiziari, il cosiddetto “petitum” complessivo era di 3,4 miliardi, ai quali si aggiungono le richieste stragiudiziali per una richiesta di 81,9 milioni e altri 271,3 milioni di petitum per le dichiarazioni e garanzie rilasciate alle controparti nelle operazioni di cessione e scissione di crediti deteriorati (clausole R&W).
Per quanto riguarda le controversie legali, la bozza di bilancio ricorda che la richiesta complessiva, ove quantificata, è di 3.320,7 milioni, di cui circa 1.603 milioni classificati a rischio di soccombenza ‘probabile’, per le quali la banca ha accantonato fondi per 456,7 milioni, e circa 1.717,7 milioni quale petitum attribuito alle vertenze classificate a rischio di soccombenza ‘possibile’.
Il petitum delle controversie legali è stato per anni una spada di Damocle nella valutazione di mercato di Banca Mps, almeno fino all’arrivo alla guida dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio. Sotto i riflettori sono state le controversie legate ai processi penali contro gli ex vertici della banca. A fine 2024, in dettaglio, Banca Mps è esposta a vertenze civili, agli effetti delle sentenze derivanti dai procedimenti penali relativi alle informazioni finanziarie diffuse negli esercizi passati, per un petitum complessivo di queste richieste quantificabile in 1.343 milioni (1.340 a fine 2023). Il documento che sarà sottoposto al vaglio dell’assemblea ricorda che nel complesso Banca Mps ha raggiunto accordi transattivi che hanno comportato la chiusura di vertenze e richieste stragiudiziali per un petitum complessivo di circa 4,4 miliardi con un esborso complessivo di circa 242 milioni (5,5% del petitum); tali importi includono la transazione per 150 milioni con la Fondazione Mps, avvenuta nell’esercizio 2021, a fronte di un petitum di 3,8 miliardi. Fino a dicembre 2024, sono giunti a sentenza, almeno di primo grado, vertenze e procedimenti penali per un petitum di circa 946 milioni. Le sentenze sfavorevoli a Siena rappresentano meno del 2% del petitum giunto a sentenza.
