MPS: esercizio 2024 chiuso con un utile netto di circa 2 miliardi

L’istituto senese ha più che triplicato la cedola a favore dei suoi azionisti

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Palazzo Salimbeni, sede di MPS

MPS ha chiuso il 2024 con un utile di 1.951 milioni di euro, in calo del 4,9% rispetto ai 2.052 milioni del 2023, esercizio che aveva però beneficiato di rilasci di riserve sui rischi legali per un ammontare di 471 milioni. Il risultato, «sostenuto da un’eccellenza operativa», spiega una nota, è in crescita del 16,9% per la parte relativa all’attività caratteristica.

Più che triplicata la cedola, che sale da 0,25 a 0,86 euro per azione, con un monte dividendi di oltre un miliardo di euro e un pay-out del 75% sull’utile ante imposte. La banca senese è attualmente impegnata nell’OPS nei confronti di Mediobanca e gli ultimi numeri del suo bilancio, secondo i suoi amministratori, corroborano le sue aspirazioni.

Nel corso del 2024, il principale indicatore di solidità patrimoniale di MPS, il CET1 ratio fully loaded, è cresciuto dal 18,1% di fine 2023 al 18,2%, esprimendo — si legge in una nota — un «elevato buffer di capitale» rappresentato da un cuscinetto di «oltre 700 punti base rispetto al requisito di coefficiente Tier 1».

L’esercizio ha registrato anche un leggero aumento sia dei crediti deteriorati lordi, saliti da 3,5 a 3,7 miliardi di euro, sia di quelli netti, cresciuti da 1,8 a 1,9 miliardi, con un rapporto rispetto al totale del portafoglio crediti (NPE ratio), rispettivamente del 4,5% e del 2,4%. In flessione anche la copertura complessiva, scesa dal 49,1% di fine 2023 al 48,5%.