La NBG, National Bank of Greece, torna ad una posizione di stabilità dopo la crisi del debito sovrano. I progressi dell’istituto sono stati resi noti nel corso di una teleconferenza, realizzata dalla banca per discutere i risultati finanziari del primo trimestre 2024. La performance finanziaria della NBG, si è detto, è solida, con un utile netto di gruppo di 320 milioni di euro, rispetto ad un target annuale di 1,2 miliardi. I risultati positivi sono culminati nell’approvazione di DBRS che ha riconosciuto alla banca lo status di investment grade, segnando un importante traguardo dalla crisi finanziaria del Paese del 1999: per la prima volta la banca è di nuovo valutata alla pari con il rating sovrano greco.
La Grecia in ripresa
Nel complesso, NBG dimostra una redditività solida e sostenibile, con un rendimento del patrimonio netto tangibile di circa il 18%, sottolineando la sua capacità di prosperare in un’economia greca in miglioramento, dopo un rallentamento temporaneo alla fine del 2023. Nel primo trimestre del 2024, infatti, in Grecia si è registrata una crescita dell’occupazione e del fatturato aziendale, escluso il settore energetico. Vanno su gli investimenti e le esportazioni.
I risultati finanziari della NBG
I dati del 2024 superano le aspettative. La banca è ottimista sul futuro grazie al contesto economico favorevole e alla propria strategia di trasformazione, che sta dando risultati positivi in termini di tecnologia e innovazione. Il CET1 ratio della banca – come illustrato nel corso del meeting- ha raggiunto il 18,6%, ben al di sopra degli obiettivi interni, e l’istituto si aspetta una risposta dal Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM) sulla richiesta di dividendi entro l’inizio di giugno. Un buon risultato sostenuto anche dal contesto economico del Paese, in un momento di crescita: la Grecia sta registrando infatti miglioramenti in vari settori, tra cui l’occupazione, i salari reali e le esportazioni. La banca ha completamente rimborsato la sua esposizione al TLTRO e detiene una posizione netta di cassa di oltre 9 miliardi di euro. Grazie alla forte posizione di bilancio e liquidità, il rapporto prestiti/depositi si attesta al 60%, con un rapporto di copertura della liquidità al 250% e un rapporto MREL del 26,5%.
Il suo CFO, Christos Christodoulou, ha sottolineato il controllo delle spese operative e l’impegno della banca verso le priorità ambientali, sociali e di governance. L’andamento dei prestiti si prevede simile al 2023, con un margine di interesse netto (NIM) stimato a 290 punti base. La banca mantiene anche la sua attenzione sulle priorità ESG, ad esempio finanziando progetti fotovoltaici. Nonostante i risultati positivi, si registra un calo di depositi nel primo trimestre, dovuto a fattori stagionali e rimborsi aziendali. Inoltre, la banca risente di alcune spese di ristrutturazione.
La riduzione delle attività ponderate per il rischio è stata attribuita a un leggero calo del portafoglio prestiti e alla chiusura di un’operazione di cartolarizzazione. I risultati delle attività di trading sono stati positivi grazie al ribilanciamento del portafoglio obbligazionario, ma è improbabile che si ripetano ogni trimestre. Con una capitalizzazione di mercato di 7,37 miliardi di dollari, NBG potrebbe essere considerata un’opzione interessante per gli investitori value, considerando il suo rapporto P/E (rettificato) di 6,06 e una crescita dei ricavi del 19,57% negli ultimi dodici mesi. Tuttavia, la crescita trimestrale dei ricavi del quarto trimestre 2023 è stata negativa, suggerendo potenziali fluttuazioni stagionali o venti contrari a breve termine.