Le banche della Penisola iberica hanno concluso il 2023 con risultati record e ora – secondo la società di consulenza Neovantas – stanno realizzando “una strategia di accantonamento che approfitta dell’aumento esponenziale dei margini di interesse e si copre le spalle di fronte a un problema futuro più grande”.
Anche se i crediti deteriorati ad oggi in Spagna sembrano essere sotto controllo (la Banca di Spagna ha stimato il tasso al 3,54% a fine dicembre, rispetto al 3,45% dell’anno precedente) l’aumento degli accantonamenti riguarda in particolare le tre banche più importanti: Santander ha accantonato 984 milioni di euro nel suo mercato interno, in crescita dell’82%, rispetto ai 344 milioni di CaixaBank, in crescita del 76%, e 145 milioni di BBVA, in crescita del 51%.
La redditività in Spagna è in aumento
Le banche spagnole – sempre secondo Neovantas – hanno aumentato del 39% nell’ultimo anno la voce di spesa destinata a coprire eventuali svalutazioni aziendali, arrivando a 2.816 milioni di euro, in seguito ai tanti inviti della BCE, della Banca di Spagna e dell’Autorità bancaria europea, l’EBA, sulla necessità di estrema cautela di fronte alle possibili conseguenze indesiderate dell’aumento dei tassi di interesse. Le grandi banche spagnole stanno abbandonando le misure legate alla pandemia e si stanno preparando al complesso scenario economico degli ultimi mesi.
L’aumento degli accantonamenti è proporzionale all’aumento degli utili. Santander, BBVA, CaixaBank, Sabadell, Bankinter e Unicaja insieme hanno guadagnato 26 miliardi di euro lo scorso anno, la maggior parte dei quali fuori dalla Spagna. Nel loro Paese l’utile è stato di 11.727 milioni, in crescita del 53%, dopo aver pagato 1.120 milioni per l’imposta straordinaria.
Crediti deteriorati in diminuzione
Gli NPL in Spagna sono in calo. Si oscilla tra i tassi di BBVA e Sabadell, che superano di poco il 4%, e i livelli più bassi di CaixaBank, 2,8%, e Bankinter, 2,1%. Queste percentuali molto positive sono dovute soprattutto al buon andamento dell’occupazione.
Un rapporto Accuracy conclude che “la qualità del credito in Spagna rimane sotto controllo”, anche con una leggera diminuzione della percentuale di NPL tra le grandi istituzioni. Se le disposizioni aumentano è grazie a “maggiore prudenza”. In Spagna le banche segnalano soprattutto un calo nella concessione di prestiti, soprattutto quelli per l’acquisto di case. I risparmi delle famiglie consentono a molti nuclei di ammortizzare i mutui e ridurre il rischio di default.