“Più educazione finanziaria per aiutare famiglie e imprese a non indebitarsi”. Ernersto Fürstenberg Fassio invita banche e istituzioni a collaborare

In una recente intervista al Corriere della Sera il presidente di Banca Ifis ha evidenziato la necessità di una nuova educazione al denaro, al debito e agli investimenti. Così i nuclei familiari potrebbero meglio fronteggiare la propria situazione finanziaria

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Ernesto Furstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis

Serve più cultura finanziaria e praticare un recupero del credito mirato alla reinclusione. Per Ernesto Fürstenberg Fassio è questa la ricetta per dar vita ad una gestione NPL sostenibile e ”su misura” dei debitori. Il presidente e azionista di controllo di banca Ifis, specializzata nei finanziamenti alle imprese e leader negli Npl small tickets unsecured, ha esposto il proprio punto di vista in una recente intervista al Corriere della Sera.

Per Fürstenberg Fassio urge maggiore consapevolezza da parte dei nuclei familiari e delle imprese che continuano ad indebitarsi. Secondo il presidente infatti, gli acquisti dovrebbero essere realizzati con maggiore prudenza. ”Gli avvenimenti dell’ultimo biennio – chiarisce – hanno prodotto un aumento del costo del credito, perciò oggi la liquidità di famiglie e aziende comincia a diminuire. Ora che l’inflazione sembra tornare a un livello fisiologico, ci aspettiamo una diminuzione dei tassi senza la quale avremmo un aumento del debito di famiglie e imprese. Sarà importante cercare la collaborazione tra banche e istituzioni. Credo che una nuova educazione al denaro, al debito e agli investimenti sia necessaria per affrontare questi tempi.

Analizzando i nostri dati, ci accorgiamo che molte volte gli acquisti a rate avvengono senza tener conto che la spesa per quel bene, per effetto del tempo e degli interessi, crescerà. Stiamo parlando di circa 2,5 milioni di debitori, per questo è centrale che il nostro recupero sia sostenibile e porti alla reinclusione finanziaria. Sono convinto che un nuovo approccio al credito al consumo, una maggiore consapevolezza, possa migliorare la situazione generale”.

A tal proposito, il presidente di Ifis suggerisce di mettere in campo iniziative congiunte con Abi, Banca d’Italia, ministero dell’Istruzione e sottolinea l’impegno costante della banca al rispetto dei parametri Esg, in particolare al fattore sociale per evitare l’aumento della situazione di indebitamento delle famiglie. Fürstenberg Fassio ha riferito, in proposito, gli ultimi dati Caritas secondo i quali sono 357mila i nuovi poveri assoluti in Italia. Una situazione generata dal calo del potere d’acquisto per l’aumento dei prezzi e dalla crescita lenta dei salari, che – a suo dire – stanno allargando il gap sociale.

“Una banca come Ifis ad azionariato prevalentemente familiare – aggiunge – ha dei valori che vuole portare avanti. Promuovere la cultura finanziaria non rientra solo negli obiettivi di sostenibilità, ma fa parte del nostro piano industriale di sviluppo e di crescita sostenibil”

“Con Kaleidos, il nostro social impact lab – prosegue – realizziamo progetti di economia sociale. E in un Paese con un alto debito pubblico come il nostro, questo aspetto è sempre più rilevante. Grazie al modello sviluppato dal nostro ufficio studi con il Politecnico di Milano rileviamo che ogni euro investito in progetti sociali genera in media 3,9 euro di valore per le comunità. Ecco quello che intendiamo per impatto. E anche l’educazione finanziaria avrebbe lo stesso moltiplicatore”.