Nel 2024 il Fondo di garanzia delle PMI, gestito dal Mediocredito Centrale, ha fornito garanzie su 228.909 operazioni di finanziamento accordate dalle banche, a fronte delle 235.894 operazioni accolte nel 2023. I finanziamenti approvati sono stati anch’essi in diminuzione, pari complessivamente a 42,5 miliardi (46,1 miliardi nel 2023, -7,7%), così come l’importo garantito, che a fine anno risultava pari complessivamente a 29,9 miliardi rispetto ai 34,7 miliardi dell’anno precedente (-13,7%).
È cresciuto invece il numero di aziende che ha usufruito dell’agevolazione. Sono state 153.854, a fronte delle 152.038 nello stesso periodo del 2023, il 30% delle quali beneficiarie di almeno due operazioni e il restante 70% di una sola operazione garantita. Sono questi i numeri principali dell’attività del Fondo, contenuti nel report di fine anno. Il report permette di cogliere altre caratteristiche della platea dei beneficiari.
La quota prevalente delle domande accolte riguarda imprese localizzate nel Nord, con 109.575 operazioni (47,9%), seguite da quelle del Mezzogiorno (31,0% del totale) e del Centro (21,1%).
Il Fondo, anche nel 2024, ha confermato e addirittura rafforzato la sua caratteristica di strumento a favore delle imprese di più piccola dimensione. La gran parte dei finanziamenti accolti e delle relative garanzie ha infatti riguardato le imprese di micro-dimensione, con 131.610 domande (57,5% del totale rispetto al 54,9% nel 2023). Seguono le operazioni delle piccole imprese, con 74.281 domande (32,5% del totale, 34,1% nel 2023), e quelle delle medie, con 22.758 domande (9,9% del totale, 10,8% nel 2023).
Quanto infine alla ripartizione per settori economici, il commercio presenta il numero più elevato di domande ammesse, con 93.572 operazioni (40,9% del totale, 39,2% nel 2023). Segue l’industria, con 90.064 operazioni (39,3% del totale, 42,1% nel 2023), i servizi, con 36.463 operazioni (15,9% del totale, 14,6% nel 2023), e l’agricoltura, con 8.810 operazioni (3,8% del totale, 4,0% nel 2023).