La Banca Popolare di Sondrio punta a realizzare 1,8 miliardi di utile cumulato tra il 2025 e il 2027 (583 milioni già quest’anno) in un percorso di crescita stand-alone. Lo prevede il piano industriale dei prossimi tre anni approvato dalla banca, che annuncia, in contrapposizione all’Opas lanciata da Bper, un «crescente valore per gli stakeholder».
Nell’ambito della sua crescita, la banca valtellinese stima anche una decisa riduzione dello stock di crediti NPL a circa un miliardo di euro, anche per effetto di cessioni per complessivi 200 milioni di euro. Nel corso del piano, il NPL ratio lordo dovrebbe scendere al 2,6% nel 2027, rispetto al 2,9% del 2024 e, al netto, collocarsi all’1,1% (lo stesso livello dell’anno passato). In questa confortevole traiettoria di de-risking, il livello di copertura degli NPL dovrebbe salire al 57% nel 2027 ed il costo del rischio scendere a 38bps nel 2027 (rispetto ai 53bps del 2024).
