I prestiti bancari al settore privato subiranno un ulteriore calo nel 2024 (-1,7%) per poi tornare a crescere nel 2025 (+2,4%) e nel 2026 (+3,1%), in linea con le performance delle principali economie dell’Eurozona. La stima viene dall’EY European Bank Lending Economic Forecast 2024 le cui conclusioni sono state anticipate da Il Sole 24 Ore.
Quanto ai singoli segmenti del credito nell’anno in corso è attesa un’ulteriore contrazione dello 0,9% dei mutui ipotecari, dopo un calo dello 0,5% registrato nel 2023. Le previsioni per gli anni successivi, tuttavia, sono più incoraggianti, con una crescita stimata dell’1,7% nel 2025 e del 3% nel 2026. Il credito al consumo, al contrario, si dimostra robusto con una crescita del 3,5% nel 2024 (contro una media europea dello 0,9 per cento).
La discesa del credito è invece pronunciata per i finanziamenti alle imprese diminuiti del 4% nel secondo trimestre di quest’anno, portando il debito aziendale al livello più basso dal 2005, pari a circa il 30% del PIL, ben al di sotto del 40% del 2020 e del picco del 55% del 2010. La stima per l’intero 2024 è di una riduzione dei prestiti alle aziende del 3,4% (la contrazione più significativa tra le maggiori economie dell’Eurozona), che poi torneranno a crescere negli anni successivi (2,4 nel 2025 e 2,7 nel 2026).
In generale, comunque, l’outlook di EY rimane positivo grazie al progressivo miglioramento di alcuni fondamentali dell’economia italiana. «Questa previsione – spiega Filippo Mastropietro, Banking & Capital Markets Leader di EY – offre l’opportunità alle banche di riequilibrare le priorità aziendali: la necessaria attenzione posta negli scorsi anni sul miglioramento della qualità degli attivi e dei ratio patrimoniali ha creato una solida base sulla quale il settore bancario può ora costruire un’agenda più orientata alla crescita».