Moody’s ‘boccia’ quattro fondi attivi del settore Private credit: si tratta di Blackrock, Kkr, FS Investments e Oaktree Capital, il cui outlook è stato modificato dall’agenzia da stabile a negativo a causa del numero crescente di NPL negli attivi delle società. I veicoli oggetto delle modifiche – secondo quanto riferisce Milano Finanza – gestiscono masse di oltre 20 miliardi di dollari.
L’espansione del Private credit
Era da quattro anni che l’agenzia non interveniva sul settore del Private credit. Nonostante il declassamento i fondi hanno mantenuto il rating Baa3, cioè il gradino più basso dell’investment grade. Di solito – fa notare la testata finanziaria – una decisione di questo tipo prelude a un downgrade a junk entro due anni.
Moody’s all’inizio di quest’anno aveva avvertito che i rendimenti del comparto Private credit sarebbero potuti finire sotto stress per i crescenti livelli di concorrenza e di rischiosità dei portafogli. E la situazione rischia ancora di aggravarsi ancora. Il Private credit come forma di finanziamento si è espanso sui mercati internazionali, colmando negli ultimi anni il vuoto lasciato dalle banche. L’aumento dei tassi di interesse ha cambiato tuttavia la situazione.
Gli NPL delle società
Secondo Reuters per FS, Kkr e Oaktree Specialty Lending il volume dei crediti in difficoltà è più che raddoppiato nel quarto trimestre del 2023, salendo fino al 6,4% del portafoglio complessivo, al di sopra della mediana calcolata da Moody’s. Blackrock Capital invece ha registrato un passo in avanti dall’1,2% al 2,2% dello stock.
Oaktree è nei guai soprattutto a causa di un prestito di 47 milioni di dollari a Thrasio, l’aggregatore di venditori online finito in Chapter 11 a febbraio, che conta Bain Capital, Blackrock, Goldman Sachs, Hps Investment Partners e Monroe Capital tra i finanziatori.