Proposte sulle cartolarizzazioni sociali presentate a convegno della Caritas

Se ne è parlato durante un incontro promosso a Milano dalla Caritas e dalla Fondazione Antiusura San Bernardino.

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Fonte immagine: Freepik

Proposte di legge indirizzate a rendere più efficienti le norme di legge sulle cartolarizzazioni sociali sono state presentate nel corso di una recente incontro promosso a Milano dalla Caritas e dalla Fondazione Antiusura San Bernardino. Ne dà notizia l’Avvenire precisando che l’obiettivo delle iniziative parlamentari è soprattutto quello venire incontro ai più vulnerabili che rischiano di perdere la prima casa.

Nel corso della tavola rotonda, l’avvocato Norman Pepe, il senatore Fausto Orsomarso, membro della sesta Commissione permanente (Finanze e tesoro), e Giovanni Pastore di Favor debitoris, hanno illustrato proposte emendative indirizzate a rendere più efficienti le norme di legge sulle cartolarizzazioni sociali, presentate come primo firmatario dal deputato Silvio Giovine.

Francesco Guarneri, amministratore delegato di Guber Banca, istituto di credito digitale italiano specializzato nella gestione del credito problematico ha sottolineato il significato delle iniziative in atto. «Le banche devono recuperare crediti perché detengono i risparmi dei cittadini, ma è giusto prestare attenzione ai casi vulnerabili e confrontarsi con chi riesce a intercettare i più fragili. La tematica della prima casa è molto delicata. Credo che la proposta di modifica della normativa della cartolarizzazione sociale sia importante perché amplia le possibilità di usufruirne e, in seconda battuta, apre una nuova via di intervento al non profit».

«Per il presidente della Fondazione San Bernardino e direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, debitori e creditori possono trarre vantaggio da incontri che mettono al centro le possibilità di evitare danni economici e sociali. Del resto larcivescovo Mario Delpini ha sempre chiesto alleanze tra coloro che possono esercitare responsabilità, come tutti i protagonisti del tavolo sul sovraindebitamento. Cambia così lapproccio e il profitto non è più lunico obiettivo. Le modifiche alle cartolarizzazioni sociali sono linizio di un dialogo e di un ciclo di iniziative positive».

Secondo il report Astasy che ha utilizzato dati del ministero della Giustizia, dal 2014 al 2023 sono state vendute in esecuzione immobiliare circa 450.000 prime case di abitazione. Nel 75% dei casi gli immobili avevano un valore di stima inferiore a 115.000 euro. Di un valore immobiliare complessivo di 60 miliardi, ne sono stati ricavati solo 20. Pesanti i costi sociali su famiglie e imprese, rimaste indebitate per 40 miliardi. Si è creata una amplissima fascia di centinaia di migliaia di nuovi poveri che hanno perso la casa di abitazione e contemporaneamente sono rimasti indebitati per decine di migliaia di euro con conseguenti pignoramenti del quinto dello stipendio o della pensione, di autovetture e beni personali.