Settore bancario: amministratori delegati ottimisti sulla crescita futura

KPMG ha raccolto le opinioni di 142 ceo di banche di tutto il mondo: gli amministratori esprimono un cauto ottimismo e si sentono in grado di affrontare l’attuale incertezza grazie alle misure adottate negli ultimi anni

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In un clima di persistente incertezza economica e geopolitica globale, KPMG nel proprio report “2023 Banking CEO Outlook” ha raccolto le opinioni di 142 CEO di banche di tutto il mondo, per comprendere meglio le loro priorità, le sfide e le opportunità che si trovano ad affrontare.

I ceo sono ottimisti sulla crescita

I ceo del settore bancario mantengono un atteggiamento ottimistico riguardo la crescita dei prossimi tre anni, con una fiducia nella crescita della propria organizzazione e un’enfasi sulla digitalizzazione e sulla fidelizzazione dei talenti. Il forte interesse per le fusioni e acquisizioni consente di ampliare le competenze della forza lavoro. Dovendo operare in un ambiente complesso, gli amministratori delegati stanno favorendo un approccio alla leadership più collaborativo e condiviso.

Pur riconoscendo la complessità del contesto economico globale, i ceo si sentono in grado di affrontare l’attuale incertezza grazie alle misure adottate negli ultimi anni per rafforzare la governance e la gestione del rischio. Dimostrano inoltre fiducia nella propria capacità di resistere alle condizioni attuali e di andare avanti con importanti investimenti in ambito di acquisizione dei talenti, tecnologia, ESG e crescita inorganica.

Mentre la fiducia nelle prospettive di crescita dell’economia globale nei prossimi tre anni ha registrato un calo marginale, dal 72% al 70%, la fiducia nelle prospettive di crescita del settore bancario è diminuita significativamente, dall’84% al 76%. Allo stesso modo, la fiducia dei ceo nella crescita della propria organizzazione nei prossimi tre anni è scesa dall’82% al 76%. Forse per la convinzione che l’incertezza politica e le previsioni di recessioni tecniche di breve durata in vari mercati possano perdurare più a lungo di quanto previsto un anno fa.

Nonostante l’80% dei CEO del settore dichiari che un aumento dei tassi d’interesse ed il perdurare di politiche inflazionistiche potrebbero prolungare una potenziale recessione, l’89% prevede utili annui positivi per i prossimi tre anni, rispetto al 96% emerso dal report CEO Banking Outlook 2022.

ESG e Net-Zero

Poiché la maggior parte degli stakeholder si aspetta che le aziende abbiano una strategia ESG incorporata nei propri modelli di business, i CEO del settore bancario comprendono l’importanza di investire nel settore ESG e Net-Zero, in particolare nel cambiamento climatico e nella Diversity & Inclusion. Molti stanno investendo fin da ora per integrare i criteri ESG in tutta la propria attività, per andare oltre i requisiti di conformità e ottenere un ritorno sugli investimenti a lungo termine.

Evoluzione del futuro del lavoro

Poiché i ceo del settore bancario riconoscono la necessità di accogliere talenti diversi, sviluppare e trattenere competenze specializzate e definire una cultura del lavoro basate sui valori, sta aumentando l’accettazione di modelli di lavoro ibridi, anche se vogliono incoraggiano il lavoro in ufficio per favorire il lavoro in team in termini di integrazione tra le culture, comunicazione e collaborazione.

AI generativa

I partecipanti al sondaggio hanno espresso un forte entusiasmo verso i vantaggi dell’intelligenza artificiale generativa e stanno dando priorità agli investimenti in queste tecnologie. Sebbene siano molto sensibili alle sfide connesse con l’adozione di questa tecnologia, compreso l’aumento del rischio e della frequenza di attacchi informatici, si aspettano un chiaro ritorno da questi investimenti.

In conclusione,  le prospettive su questioni quali transizione climatica, fusioni e acquisizioni, intelligenza artificiale generativa, sicurezza informatica e modelli di lavoro ibridi mostrano gli sforzi considerevoli che ancora devono essere fatti in questa direzione per affrontare un mondo in grande cambiamento.

Fonte: ufficio stampa KPMG