Soluzione in vista per il Fondo di garanzia per le PMI

Pronto un maxi-emendamento al disegno di legge di bilancio per abbassare le coperture per i finanziamenti legati alla liquidità, con l'obiettivo di prorogare l'attuale regime.

0
33
Immagine di Gerd Altmann da Pixabay

Il Governo ha predisposto una rete di salvaguardia per il Fondo di garanzia per le PMI a costo zero per l’erario. Lo ha scritto Il Sole 24 Ore precisando che, attraverso un maxi-emendamento al disegno di legge di bilancio, verrà deciso un abbassamento delle coperture per i finanziamenti legati alla liquidità, con l’obiettivo di prorogare l’attuale regime per il 2025. Per i finanziamenti bancari finalizzati a investimenti e per le start-up, la copertura rimarrebbe invece all’80 per cento.

Ulteriori correzioni riguarderebbero l’aumento del tetto per le operazioni dei Confidi in controgaranzia e la modifica della soglia di dipendenti per definire le small e mid cap. In assenza di un rinnovo, il Fondo tornerebbe alla struttura preesistente, più complicata. Il fabbisogno finanziario per la proroga verrebbe assicurato attraverso l’autofinanziamento del fondo stesso, che ogni anno libera risorse a causa degli accantonamenti molto prudenti fatti durante la pandemia e la crisi energetica.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato la necessità di tornare a un normale esercizio del credito bancario senza penalizzare il sistema delle imprese. Le garanzie sono state – ha spiegato – «una misura meritoria per una situazione eccezionale, però dobbiamo rientrare nel normale esercizio del credito bancario senza penalizzare ovviamente il sistema delle imprese, completando un processo di disintossicazione da misure di politica economica adottate nel periodo Covid». Nel corso del 2024 le garanzie su prestiti per investimenti rappresentano ancora una minoranza, pari al 29%, rispetto al totale delle coperture.