Svizzera, fallimenti a livelli record. Negli ultimi tre anni non si arresta il loro aumento

Nel 2023 il numero dei precetti esecutivi è cresciuto del 10,7%, raggiungendo quota 3 milioni e tornando ai picchi del 2019

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Il palazzo federale, sede del Parlamento svizzero, sito a Berna

Dall’anno 2006 è la prima volta che i fallimenti crescono per tre anni di seguito: è quanto riportano le tabelle pubblicate dall’Ufficio federale di statistica (UST). Nella Confederazione svizzera infatti, nel corso dell’ultimo anno, il 2023, sono state aperte ben 15.447 procedure di fallimento nei confronti di aziende o di persone. Rispetto al 2022 si registra una crescita del 2,9%, inferiore a quella dei due anni precedenti (+9,1% nel 2021 e +6,6% nel 2022).

Dopo essersi assestato a 2,7 milioni durante gli anni della pandemia di Covid (2020-2022), nel 2023 il numero dei precetti esecutivi ha subito un’impennata del 10,7%, attestandosi a 3 milioni e avvicinandosi al livello record stabilito nel 2019.

Se consideriamo le sette grandi regioni della Svizzera, tra il 2022 e il 2023 tuttavia, non si rilevano variazioni significative. L’incremento maggiore è stato osservato per la Regione del Lemano (+7,9% casi), mentre il calo più netto è stato registrato in Ticino (-15,1% a 895 casi). I Grigioni (inseriti nella zona della Svizzera orientale) segnano – 4,3% a 201.

L’ammontare delle perdite finanziarie risultanti da procedure di fallimenti ordinarie e sommarie è sceso a 2,1 miliardi di franchi, in calo dell’11,7% rispetto ai dodici mesi precedenti. In Ticino il valore in gioco è di 207 milioni (a titolo di comparazione il molto più popoloso canton Zurigo è a 262 milioni), nei Grigioni di 58 milioni.