Tyche Spa, società che si occupa dal 2009 della valutazione e acquisizione di NPL, ha concluso lo scorso anno con risultati che sottolineano la validità del proprio modello di business. Oltre ad aver conseguito un utile netto di 5,1 milioni di euro (in linea con il 2022, circa il 2,1% in più), Tyche riporta nella propria situazione contabile un margine di intermediazione di 14,7 milioni, impieghi totali per 71,0 milioni (di cui il 67,4% sono crediti verso la clientela) e CET 1 capital ratio del 33,7%.
La società sta realizzando il proprio progetto di trasformazione in banca, grazie alla fusione per incorporazione con Banca di Credito del Peloritano (BCP) che avverrà con buona probabilità nell’estate 2024. A tal proposito, nel 2023 Tyche ha sottoscritto parte dell’aumento di capitale sociale per 3 milioni deliberato dal Consiglio di amministrazione di BCP. Un investimento che ha portato la società a detenere il 9,98% del capitale sociale della banca, volto a contribuire al rilancio di BCP e al percorso di integrazione tra BCP e Tyche.
“Continueremo anche nel 2024 a macinare procedure e chilometri in questo business – commenta Enrico Rossetti, il presidente di Tyche – a fianco di banche ed aziende. Amplieremo inoltre la nostra presenza nel settore finanziario nazionale grazie ad un progetto al quale crediamo molto e che è sinergico al nostro core business”.