Il numero di aziende USA in difficoltà che hanno cercato protezione ricorrendo al Chapter 11 è aumentato del 20% in un anno, passando dalle 611 del marzo 2024 alle 733 dello stesso mese dell’anno corrente.
I dati forniti da Epiq AACER confermano la situazione di stress economico attraversata dalle aziende statunitensi, secondo l’American Bankruptcy Institute (ABI). Nel complesso, le istanze di fallimento commerciali totali sono aumentate del 10 percento, salendo a 2.727 dalle 2.477 dell’anno precedente.
Quanto ai fallimenti individuali, si registra un aumento del 13%, con le inadempienze sulle carte di credito vicine al massimo degli ultimi 10 anni. I tassi di insolvenza nel portafoglio di mutui della Federal Housing Administration sono saliti all’11 percento, «superando i livelli pre-pandemia», ha affermato Michael Hunter, vicepresidente di Epiq AACER. «A ciò si aggiunge – ha proseguito – il fatto che i licenziamenti governativi (quelli annunciati dalla nuova amministrazione Trump, ndr) minacciano di esacerbare l’instabilità finanziaria per i dipendenti federali che dipendono da un reddito stabile per onorare i debiti».
Il mese scorso, la direttrice esecutiva dell’ABI, Amy Quackenboss, aveva affermato che «le tensioni geopolitiche, gli elevati tassi di interesse, i termini di prestito più rigidi e l’inflazione stavano creando maggiori sfide sia per le aziende che per gli individui in difficoltà finanziarie che cercano di alleviare i crescenti oneri del debito».
I nuovi dati confermano gli allarmi sull’andamento dell’economia USA già venuti da altri recenti report. A gennaio, S&P Global aveva sottolineato che i fallimenti aziendali negli Stati Uniti erano balzati al massimo degli ultimi 14 anni.
A marzo, la società di monitoraggio del credito Credit Suisse aveva pubblicato uno studio secondo il quale, mentre le pratiche di pagamento irregolari dei clienti sono spesso altamente indicative del loro disagio finanziario e del rischio di fallimento, solo poche aziende sanno come identificare tali segnali d’allarme. Solo il 3 percento delle aziende ha scoperto di individuare con precisione i segnali di problemi dopo aver analizzato i comportamenti di pagamento dei clienti. L’azienda ha affermato che «questi warning sono fondamentali perché i cambiamenti improvvisi nei comportamenti di pagamento dei clienti tendono a verificarsi prima del fallimento».