Le imprese che prendono finanziamenti dal private debt corrono di meno il rischio di fallire. In sintesi è la conclusione – scrive Private Equity Pulse – di un report di S&P Global Market Intelligence sono aumentate notevolmente nel 2023 e tra quelle che hanno cercato protezione in tribunale dai creditori c’erano anche 26 aziende private che avevano recentemente ottenuto prestiti nel mercato del private debt, più del triplo del totale rispetto all’anno precedente. Quelle 26 aziende hanno rappresentato il 4,3% di tutti i fallimenti delle non quotate Usa nel 2023, secondo i dati di S&P Global Market Intelligence. Si è trattato di un grande balzo rispetto alla media dell’1,7% del precedente quadriennio.
Tuttavia, nonostante il recente incremento, si tratta di un fenomeno ancora molto circoscritto. I 26 casi di beneficiari di prestiti non bancari che hanno presentato istanza di protezione fallimentare si confrontano con oltre 600 società non quotate che hanno avviato una ristrutturazione supervisionata dal tribunale nel 2023. I dati sembrano rafforzare la reputazione del private debt per la flessibilità, la volontà di lavorare in modo proattivo con i beneficiari dei prestiti e ristrutturare i contratti di prestito prima che raggiungano l’orlo del default. Le ristrutturazioni extragiudiziali sembrano essere in aumento di recente nei mercati del credito privato, hanno detto diverse fonti a S&P Global Market Intelligence. Ciò è importante per gli investitori istituzionali, che negli ultimi anni hanno spostato una quota maggiore dei loro portafogli verso fondi di credito privati.