USA: stop al giro di vite Fed sulle banche Usa

Il regulator dimezza le sue proposte iniziali: per le banche di importanza sistemica l’incremento del Tier 1 si collocherebbe intorno al 9% rispetto al 20% previsto finora. L’intenzione di incrementare i requisiti di capitale fa seguito al fallimento della Silicon Valley Bank.

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La Federal Reserve ingrana la retromarcia sui nuovi e più pesanti requisiti di capitale anti-crisi per le banche americane. La Fed, che aveva previsto di richiedere ai principali istituti di aumentare le riserve di capitale di circa il 20%, ha adesso dimezzato le sue ambizioni. Lo riferisce Il Sole 24 Ore precisando che il regulator bancario intende di fatto cancellare gran parte degli inasprimenti regolamentari studiati per le banche con asset fino a 250 miliardi di dollari. L’eccezione dovrebbero essere gruppi con rilevanti divisioni di trading.

La svolta è stata annunciata da Michael Barr, vice-chairman Fed e incaricato della supervisione bancaria.«Sono richiesti cambiamenti ampi e sostanziali alle proposte», ha affermato precisando come decisioni finali sul pacchetto, battezzato “Basel III Endgame”, siano tuttora da prendere e saranno soggette a dibattito.

«Per le banche di importanza sistemica, più complesse, le nuove proposte incrementerebbero il requisito patrimoniale Tier 1 del 9%», ha spiegato Barr, mentre per grandi banche non sistemiche ha stimato l’effetto di lungo termine al più nel 3-4 per cento. L’impatto per molti istituti soggetti alle regole Fed, ha aggiunto, sarà in realtà pari solo allo 0,5 per cento.

L’ammorbidimento della posizione della Fed rappresenta un successo della campagna delle associazioni bancarie, che per mesi avevano attaccato le strette di regolamentazione come eccessive e dannose per i bilanci degli istituti e per il credito e l’economia. Tra i critici, il chairman e Ceo di JP Morgan Chase, Jamie Dimon, che aveva anche minacciato ricorsi legali.

L’intenzione di inasprire i ratios patrimoniali delle banche era maturata dopo una catena di fallimenti di banche di medie dimensioni agli inizi dell’anno scorso, tra le quali Silicon Valley Bank, a causa di eccessivi rischi e inadeguati controlli.

La Fed , in risposta a preoccupazioni per la stabilità del sistema, aveva sollevato il sipario sul nuovo progetto nel luglio 2023. Più in generale, queste riforme fanno tuttora parte degli sforzi delle autorità Usa e globali di trarre lezioni dai collassi e dai costosi salvataggi pubblici dell’era 2008-2009.